| 
  
        
        
        
 | 
         
          | .: LA SPEZIA HOTEL |   
          |   La Spezia (Spèza in 
              dialetto spezzino, pronunciato "Spèsa" con e aperta seguita da esse 
              dolce o sonora) è un comune della Liguria e il capoluogo dell'omonima 
              provincia. Con i suoi 94.263 abitanti (dati ISTAT al 31/12/2005), 
              è il secondo comune più popoloso della Liguria, preceduto da Genova, 
              il capoluogo regionale. La Spezia è situata all'estremo levante 
              della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la    
              Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il 
              nome. Tale golfo, conosciuto anche con l'appellativo di Golfo dei 
              Poeti, è cinto da una catena di colline, la cui cima più imponente 
              è il monte Parodi, asperità che sorge alla periferia occidentale 
              del centro abitato. La città sorge pertanto su un angusto lembo 
              di terra stretto tra mare e monti; diretta conseguenza di ciò è 
              la presenza di numerosi quartieri collinari e la disposizione piuttosto 
              irregolare della pianta urbana, che negli anni venti ha richiesto 
              addirittura lo sbancamento del colle dei Cappuccini (dove sorge 
              l'attuale Piazza Europa) per consentire al centro storico lo sviluppo 
              verso Est, in direzione della piana di Migliarina, essendo l'area 
              ad ovest occupata dall'Arsenale Militare. 
               Tale sviluppo urbanistico ha richiesto ingenti opere di bonifica; 
              infatti dove oggi sorge la gran parte dello scalo portuale era un 
              tempo un'immensa zona paludosa, detta gli Stagnoni. Proprio la particolare 
              conformazione del Golfo, assai riparato dalla furia delle mareggiate 
              e da possibili attacchi nemici, ha fatto sì che alla Spezia venisse 
              costruito uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e, nel 
              corso degli anni, si potesse sviluppare uno dei maggiori porti mercantili 
              del Mar Mediterraneo. Il territorio spezzino fa parte dell'Autorità 
              di Bacino Interregionale del fiume Magra. Una piccola porzione del 
              territorio del Comune della Spezia, rappresentato dal piccolo borgo 
              di Tramonti e dalla circostante campagna, fa parte del Parco Nazionale 
              delle Cinque Terre.
             |   
        
       
         
          | .: STORIA |   
          |   Il territorio spezzino e le 
              terre circostanti furono abitati già da tempi antichissimi, 
              come dimostrano i reperti dell'epoca del ferro e del bronzo ritrovati 
              nelle alture del Golfo e delle vallate adiacenti. Risalgono tuttavia 
              all'epoca romana le tracce più concrete della presenza dell'uomo, 
              quali i siti archeologici di Luni, di Ameglia e, all'interno del 
              Golfo, del Varignano. A San Vito (Marola) i resti romani furono 
              distrutti per la costruzione dell' Arsenale Militare; pochi i reperti 
              sopravvissuti.Le origini della città si intrecciano quindi 
              alle vicende dell'antica città di Luni, centro senza dubbio 
              più importante della zona durante tutta l'epoca della dominazione 
              romana. Con il crollo dell'impero romano e le relative invasioni 
              barbariche il territorio spezzino passa sotto il dominio bizantino; 
              è in questo periodo che cresce il prestigio della figura 
              del Vescovo di Luni. Nel periodo medievale la progressiva frammentazione 
              politica e culturale porta alla nascita di piccole signorie, come 
              ad esempio quelle dei Vezzano, dei Passano e dei Lavagna. Agli inizi 
              del XII secolo i territori del Golfo entrano nell'orbita genovese, 
              permettendo così l'affrancamento dal regime feudale e la 
              crescita dei centri di Carpena e Vesigna. Successivamente, per circa 
              una cinquantina di anni il territorio non si trova più sotto 
              il dominio genovese, ovvero quando Niccolò Fieschi realizza 
              un proprio dominio indipendente tra Sarzana e Lavagna. Nel 1273, 
              infine, Genova riacquista la piena sovranità sulla zona, 
              e con il passare del tempo il borgo di Spezia va incontro ad imporanti 
              progressi urbani, sociali ed economici. Nel Seicento la regione 
              ormai consolidata è destinata a mantenersi inalterata fino 
              alle soglie dell'età industriale. Tra il Cinquecento e il 
              Seicento è in realtà Sarzana la capitale della Lunigiana, 
              vasta area che comprende, fra le altre, anche buona parte dei territori 
              del Golfo e delle zone circostanti; il primato regge però 
              solo fino a quando non si profila in modo evidente la supremazia 
              di una moderna capitale, la Spezia, eretta sede del vicariato della 
              riviera orientale da Pietra Corice a Capo Corvo.    
              L'importanza della Spezia cresce senza dubbio grazie anche alla 
              natura di caposaldo militare assunta dal suo Golfo, prima sotto 
              la Repubblica di Genova e successivamente anche con Napoleone, che 
              eleva il rango della città a sede di Distretto: con decreto 
              imperiale in data 11 maggio 1808 la Spezia viene dichiarata porto 
              militare. 
               Per tutto il XIX secolo la città conserva anche un 
              carattere fortemente turistico, ed è spesso sede delle vacanze 
              dei Savoia e del Re, che soleva risiedere presso l' Hotel Croce 
              di Malta, attualmente residenza privata dirimpetto al lungomare 
              ed ai giardini pubblici. Ma è verso la seconda metà 
              dell'Ottocento che la Spezia modifica il suo aspetto di borgo chiuso 
              assumendo il rango di capitale militare marittima , con trasformazioni 
              sociali ed economiche che fanno passare la città da piccolo 
              borgo con circa 11.000 abitanti alle attuali dimensioni di capoluogo 
              di provincia. Nel 1862 infatti, iniziano i lavori per la costruzione 
              dell'Arsenale Militare Marittimo, già immaginato da Napoleone 
              ed ora tradotto in realtà dalla volontà di Cavour 
              che affidò a Domenico Chiodo, Ufficiale del Genio Militare, 
              la cura della costruzione della nuova base navale. I lavori si protraggono 
              per sette anni, e l'arsenale viene inaugurato il 28 agosto 1869 
              dallo stesso Generale Domenico Chiodo. Con la costruzione dell'Arsenale 
              la città mutò aspetto, realizzando nuovi spazi urbani 
              più ampi e vivibili, e conobbe un rapido sviluppo economico 
              insieme ad un notevole incremento demografico: la popolazione raggiunse 
              le 31.500 unità nel 1881 e le 60.000 unità nel 1901 
              (toccò quota 123.000 nel 1940). Per altro verso, c'è 
              chi sottolinea che l'opera, modificando completamente lo sviluppo 
              della città, ne ha occupato la zona di espansione, ha comportato 
              la distruzione di chiese, di un monastero, del paese di S.Vito, 
              raso al suolo, mentre l'adiacente Marola perde il fronte mare e 
              la relativa passeggiata che l'univa alla città. La manodopera 
              necessaria alla realizzazione di questa imponente opera richiama 
              alla Spezia dalle zone limitrofe e da ogni parte di Italia un gran 
              numero lavoratori, seguiti dalle rispettive famiglie, portando ad 
              una mescolanza di genti e culture. Il numero di abitanti della città 
              cresce vertiginosamente e, dopo l'epidemia di colera del 1884 che 
              colpì duramente la popolazione e in occasione della quale 
              perse la vita lo stesso sindaco Raffaele De Nobili, viene edificato 
              il quartiere Umbertino. Parallelamente all'arsenale vengono edificate 
              nuove fortificazioni sulle alture del Golfo e nelle zone circostanti, 
              e nascono importanti industrie legate all'indotto militare, quali 
              l'Odero-Terni-Orlando ed i cantieri a Muggiano, senza dimenticare 
              anche il progressivo sviluppo del porto mercantil 
               Nel corso della seconda guerra mondiale il ruolo strategico 
              e militare della città è la principale causa di molteplici 
              attacchi da parte delle forze Alleate, che con massicci bombardamenti 
              causarono danni devastanti. Anche dopo l'armistizio dell'8 settembre 
              1943 la città fu ancora al centro di aspri combattimenti, 
              soprattuto per il fatto che alla Spezia ci fu la sede operativa 
              della Decima Flottiglia MAS, guidata da J. Valerio Borghese. Durante 
              il periodo della Resistenza la tensione in città aumentò, 
              sia per gli scontri con le formazioni partigiane, sia per le rappresaglie 
              nazifasciste, costringendo la popolazione a subire pesantissime 
              restrizioni. L'attività di repressione dell'attivismo partigiano 
              su tutto il territorio provinciale partì direttamente dalla 
              città capoluogo. Luoghi come il XXI° Fanteria e la caserma 
              della Milizia a nord della città, ora sede di un istituto 
              scolastico, divennero tristemente famosi come i siti dove si consumarono 
              le torture ed i delitti commessi dalle milizie fasciste. La Spezia 
              è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra 
              di Liberazione essendo stata insignita della Medaglia d'Argento 
              al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la 
              sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra 
              mondiale. La notte del 23 aprile 1945, le formazioni partigiane 
              locali sbaragliarono gli ultimi focolai di resistenza nazifascista 
              e si impossessarono dei centri nevralgici della città, dichiarandola 
              libera. Le prime elezioni libere e democratiche diedero vita alla 
              prima giunta comunale, la giunta della Liberazione presieduta dal 
              sindaco Agostino Bronzi. La Spezia, infine, è conosciuta 
              in Israele con il nome di Porta di Sion poiché al termine 
              della seconda guerra mondiale salparono dal porto cittadino numerosi 
              profughi sopravvissuti alla Shoah e diretti in Palestina.  |  |